Tornare in Toscana ha sempre qualcosa di familiare. Forse perché qui è iniziato tutto — il primo shooting, le prime risate, le prime albe viste insieme — o forse perché la Toscana, in fondo, è il nostro punto di equilibrio.
Questa volta siamo tutte: io, Cristina, Ginevra, Silvia e finalmente Monica. Ci aspettano ulivi, mare e luce, in una villa che ha nel nome una promessa: La Perla tra gli Ulivi.
L’ultima tappa di questa seconda stagione di ICON Italy non è una chiusura, già sappiamo che tutto prosegue… Ci attende il progetto per il prossimo anno che è già in cantiere. Scriveremo nuove pagine di questo viaggio con un bagaglio di esperienze che abbiamo via via trasformato in idee e desiderio di scoperta.
Stanche ma felici, un po’ nostalgiche, con quella voglia di allungare il tempo ancora un po’, ci guardiamo intorno.
La villa ci accoglie con un’energia diversa; più matura, più consapevole. È come se rispecchiasse quello che siamo diventate anche noi: vere, luminose con radici forti ma curiose e costantemente alla ricerca del bello in ogni luogo.

Giorno 1 – Tra luce e acqua
La strada verso San Vincenzo è un piccolo cortometraggio: ulivi, curve a fisarmonica, il mare che ogni tanto fa capolino tra le colline. Siamo in macchina: musica bassa in sottofondo; chi parla, chi guarda fuori, chi ascolta in silenzio. Siamo tutte assorte, e come detto anche un po’ nostalgiche…
Quando arriviamo, La Perla tra gli Ulivi ci lascia letteralmente senza parole. È moderna, luminosa, aperta: linee pulite, pareti chiare, un profumo di legno e uliveti si disperde nell’aria.
Ogni stanza ha una sua luce, propria; ogni finestra, una vista diversa.
Le balaustre in vetro sembrano sospese sul paesaggio, e c’è questa sensazione di continuità tra dentro e fuori, come se la villa fosse sospesa in uno spazio tutto suo.
Monica è già lì, il suo sorriso che è sempre un po’ casa non tradisce neanche questa volta.
“Se doveva essere l’ultima, doveva essere così”, ci dice. E in effetti, aveva proprio ragione.
Lasciamo le valigie, ci guardiamo intorno e ridiamo tutte insieme: “Ok, qui ci fermiamo volentieri.” Il comfort è totale: camino acceso, divani oversize, cucina profumata di caffè e biscotti. È tutto perfetto, ma senza ostentazione.
Salendo al piano superiore, la terrazza panoramica che ospita una jacuzzi diventa subito il nostro posto preferito.
Aperitivo improvvisato: vino bianco freddo, olive, risate che si confondono con il rumore del vento. Poi immerse nell’acqua calda ci siamo godute il sole che scivolava giù dietro gli ulivi.
È quel tipo di momento che vorresti mettere in pausa per riassaporarlo tutte le volte che sentirai di averne bisogno.
Abbiamo provato a resistere ma i video e il racconto di questi momenti è in fondo il motivo per cui siamo qui. È così che Cristina ha ripreso Monica mentre, sorseggiando il suo Franciacorta preferito, era assorta ad ammirare l’orizzonte; io, ho subito messo su carta le emozioni di un luogo magico anche solo per i colori che è in grado di sprigionare. Il sole caldo ormai aveva dipinto tutto il cielo d’arancio… abbiamo provato ad immortalare tutto… Chissà se ci siamo riuscite! Sappiamo che molto resterà dentro di noi, in attesa degli ospiti che vorranno seguirci scegliendo il soggiorno in questa location da sogno.
Quando scende la sera, ci spostiamo davanti al camino. Raccontiamo le tappe, ricordiamo i fuori programma, il dietro le quinte della nostra avventura; ci prendiamo in giro. È il nostro modo di salutarci: grato, complice, un po’ malinconico.
L’ultima tappa comincia così: con la sensazione di essere nel posto giusto, al momento giusto, insieme.
Giorno 2 – Equilibrio, silenzio e un Natale anticipato
La mattina ci trova tutte in accappatoio: tazzina di caffè in mano e lo sguardo che corre verso la piscina. Nessuna parola, solo il suono dell’acqua che si muove leggera.
Nel piano seminterrato, la spa privata ci aspetta: luci calde, candele, marmo chiaro, maioliche dai toni orientali. Un piccolo rifugio, il nostro, dove il tempo sembra fermarsi.
Ci siamo regalate un massaggio. Più che un trattamento, un rito. Tra il profumo degli oli essenziali e qualche battuta sottovoce, finiamo tutte per sorridere.
Poi decidiamo di fare qualcosa di diverso, un piccolo gesto simbolico per chiudere questo viaggio in bellezza: un pranzo delle Feste anticipato. Sappiamo che passerà un po’ di tempo prima di riprendere la nostra avventura e quindi perché non scambiarci in anticipo gli auguri più sinceri.
Apparecchiamo la tavola grande della veranda con cura: tovaglie di lino, piatti chiari, qualche candela, un tocco rosso qua e là.
Cristina si occupa del vino, Ginevra taglia il pane, Monica prepara un’insalata “a modo suo”, Silvia cura i dettagli, io scatto qualche foto. È un momento semplice, ma pieno: il lusso del tempo condiviso.
Brindiamo con il sole alto, fuori stagione, ma perfettamente nostro.
Nel pomeriggio, scendiamo nel giardino. Gli ulivi secolari disegnano ombre lunghe sul prato, e il silenzio ha un suono rassicurante. Qualcuna legge, qualcuna scrive, qualcuna resta solo ad osservare. È la nostra idea di equilibrio: ognuna nel proprio spazio “creativo”, ma insieme.
Prima di andare via, torniamo sulla terrazza. Brindiamo ancora una volta: a questo viaggio, alle ville che ci hanno accolto, a noi cinque e a quello che abbiamo costruito.
ICON non è solo un progetto, è una lente nuova con cui guardiamo le cose: più autentiche, più vere, più nostre.
E mentre la luce scende tra gli ulivi, sappiamo che sì, questa per quest’anno è la fine del viaggio.
Ma la nostra voglia di raccontare, quella, non può che crescere e rinnovarsi nell’attesa di conoscere nuove destinazioni, nuovi paesaggi da scoprire.




