EV ICON ITALY 2 – TENUTA NAVELLI
Ci eravamo salutati in Sicilia, con il mare e la luce di Giardini Naxos ancora negli occhi (leggi il nostro ultimo articolo qui). Da lì, il nostro cammino ci ha portati verso nord, sulle sponde di un lago che ha il potere di riflettere paesaggi diversi e sorprendere a ogni angolo: il Lago di Garda. La nostra nuova tappa è stata Tenuta Navelli, a pochi minuti da Salò.
Questa volta non ero sola. Ho voluto fare una sorpresa ai miei fratelli, Matteo e Andrea: una lezione privata con un maestro di tennis – lo sport che da sempre amano – e un massaggio in vigna, avvolti dal profumo dell’uva e dal silenzio che solo questi luoghi sanno custodire. È stato il nostro modo per inaugurare questa nuova tappa, celebrando insieme la bellezza del tempo condiviso.

Salò e il Lago di Garda: una quiete vibrante
Salò non è solo il suo elegante lungolago o le piazze raccolte: è un luogo che conserva un ritmo tutto suo. Camminando tra le viuzze antiche si incontrano botteghe artigiane, piccole librerie, cortili nascosti che raccontano una storia più intima del Garda. È anche qui che, in epoca rinascimentale, prese forma una delle prime stamperie italiane, segno di un fermento culturale che ancora oggi si respira nelle sue vie.
E poi il lago, che non conosce stagioni: cambia volto con il tempo, sa essere specchio di calma nelle mattine d’inverno e vibrare di energia nelle giornate estive. A Tenuta Navelli, lo sguardo abbraccia tutto questo: acqua, colline, uliveti, un orizzonte che sembra infinito.
Giorno 1 – L’arrivo a Tenuta Navelli
Tenuta Navelli si è mostrata a noi come un rifugio sospeso tra natura e tradizione. Situata su una collina che domina il Lago di Garda, la villa è immersa in tredici ettari di uliveti secolari e vigneti che disegnano il paesaggio come in un quadro senza tempo.
Appena varcato l’ingresso, il grande salone con camino e la cucina in muratura ci hanno accolti con un calore familiare. Ogni dettaglio – dalle travi in legno al mobilio curato – racconta una storia di eleganza sobria e autentica. Le camere, distribuite tra corpo principale e annesso, custodiscono spazi ampi e luminosi: alcune con sauna, altre con bagno en suite, fino alla suite familiare in mansarda che sembra pensata per chi ama raccogliersi in intimità.
All’esterno, il porticato panoramico ha subito catturato la nostra attenzione: da qui il lago appare come una tela cangiante, mutevole con la luce del giorno. Abbiamo cenato en plein air, con il profumo del forno a legna che si mescolava all’aria fresca proveniente dagli ulivi. Era solo l’inizio, e già la sensazione era quella di trovarsi in un luogo capace di rigenerare.
Giorno 2 – Tra sport e relax, con il lago a fare da cornice
Il mattino ci ha sorpresi con una luce chiara che filtrava tra gli ulivi. Dopo colazione, ci siamo diretti verso il campo da tennis privato della villa. Le racchette, le risate, la concentrazione di un set giocato sotto un cielo limpido: la lezione con il maestro è stata un regalo che ha trasformato la nostra giornata in un ricordo prezioso.
Il pomeriggio, invece, ha avuto il sapore del silenzio. Un massaggio in vigna ci ha permesso di rallentare, mentre il vento muoveva le foglie e il profumo dolce dei grappoli maturi si diffondeva tutt’intorno. Poi la piscina panoramica, rivestita in mosaico blu, ci ha accolti come un’oasi: l’acqua rifletteva il cielo, e in lontananza Salò appariva come un borgo sospeso tra collina e lago.
Quando il sole è calato, illuminando la superficie del Garda di riflessi dorati, ci siamo ritrovati sul gazebo in legno poco distante dalla piscina. Quel tramonto non era solo bellezza: era un invito a fermarsi, respirare e ricordare che certi momenti valgono più di ogni viaggio.
Tenuta Navelli è stata più di una tappa: è stata un’esperienza che ha unito famiglia, natura e tempo sospeso. Lasciare questo luogo non è stato semplice, ma il viaggio continua: nuove strade ci aspettano, nuovi paesaggi si apriranno davanti a noi. E così, tra il respiro lento degli ulivi e la luce del Garda, custodiamo un nuovo ricordo da portare con noi.